Cosa sono i PIR tradizionali e alternativi? Sono davvero convenienti?
Ciao Risparmiatori, oggi vorrei approfondire con voi alcuni strumenti agevolati fiscalmente, tutti Italiani, i PIR, che possono essere tradizionali o alternativi. In questo articolo vedremo cosa sono, le differenze, come funzionano e quali vantaggi offrono. Cosa sono i PIR? I PIR sono un acronimo che sta per Piano Individuale di Risparmio. Questi sono strumenti finanziari, o meglio, dei contenitori per investimenti di medio e lungo termine. Se rispettano i requisiti che vedremo di seguito, offrono dei vantaggi fiscali interessanti, a mio avviso tali da essere presi seriamente in considerazione, almeno per una parte del nostro portafoglio. Ma partiamo con una breve cronostoria. L’evoluzione dei PIR negli ultimi anni I PIR…
Studio Leasi: commercialista, consulente fiscale e del lavoro
Ciao Risparmiatori, mi perdonerete il post, ma l’anno scorso mi avete letteralmente sommerso di richieste per capire come gestire fiscalmente i vostri investimenti. Voglio allora riepilogare la situazione e aggiungere nome e cognome dei consulenti ai quali mi affido. So bene che l’articolo vi sembrerà un po’ una marchetta, ma io sono contento del loro servizio, non è facile trovare consulenti onesti coi quali ci si trova bene. Con questi presupposti, sono riuscito a stipulare con loro una sorta di Convenzione, in modo da poter offrire uno sconto agli eventuali miei lettori che volessero provare i loro servizi. Ma facciamo un passo per volta… Le tasse con il P2P Lending…
Dichiarazione dei redditi per tassazione P2P Lending (scarica Infografica)
AGGIORNAMENTO 25/09/2020 L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato oggi la Risoluzione 56/E, che dovrebbe tagliare la testa al toro, anche per le piattaforme Italiane come Agenti di Pagamento di Istituti Esteri. La risoluzione in pratica va a confermare quanto già scritto in precedenza. Questo il link alla Risoluzione dell’ADE: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/2665656/Risoluzione+n.+56+del+25092020.pdf Ciao Risparmiatori, mi avete scritto in tantissimi a riguardo… ed io fino ad oggi ho sempre schivato questo spinosissimo argomento. E lo schiverò anche oggi, perché voi sapete che non sono un consulente fiscale e non mi prenderò alcuna responsabilità per le dichiarazioni che non sono le mie. Visto che c’è ancora del fumo sull’argomento, tutte le informazioni che leggerete qui…
Il bollo sul conto deposito e come non pagarlo
Aggiornato a . Ciao Risparmiatori, dopo la puntata sui bolli dei conti correnti, ecco la seconda puntata, relativa ai bolli sui conti deposito! Ma partiamo dalla domanda: I Conti Deposito hanno ancora senso? Se dovessimo guardare solamente gli interessi, allora la risposta è molto probabilmente NO! Ma io ne faccio ancora utilizzo, per un’altra funzione: gestire la liquidità che NON voglio investire, il mio paracadute, la liquidità che voglio sempre disponibile. I Conti Deposito sono nati oltre 20 anni fa e i rendimenti allora non erano miseri come adesso; sempre al di sotto dei potenziali rendimenti da altre tipologie di investimento, ma potevano essere dei conti rifugio per proteggersi almeno…
Il bollo sul conto corrente e come non pagarlo
Ciao, tutti i conti correnti sono tassati tramite un bollo che, in base a delle condizioni, ci viene prelevato automaticamente dal conto per essere versato allo stato. L’ammontare di questo balzello varia se il conto è per Persona Fisica oppure per Impresa. Nel primo caso si tratta di 34,20€ all’anno, per le imprese è 100€ all’anno. Soffermiamoci adesso al bollo per Persona Fisica, quindi dei 34,20€ all’anno. Ma come vengono pagati? Questo dipende dalla rendicontazione del tuo conto corrente. Se la rendicontazione è mensile, allora ti viene addebitata la quota parte mensilmente. Se la rendicontazione è trimestrale, si paga la quota parte ogni trimestre. E così via. Ma c’è modo…